Articoli

Sezione dedicata ai contributi letterari e racconti di viaggi dei nostri soci.

... continuazione "Una mappa tridimensionale della galassia e un'occhiata più attenta al nostro "vicinato" "

  • Di Manuela Baroni
 
   

Ma come è fatta Gaia ? Ecco qui di seguito un esploso della sonda:

 

 

sploso della Sonda

Esploso della Sonda

 

Lo spacecraft e’ composto da due telescopi (il Payload) e dal modulo di servizio (Service Module). La massa totale e’ intorno a 2 tonnellate.

E’ un satellite stabilizzato su 3 assi, che ruotera’ molto lentamente intorno al proprio asse (una rivoluzione ogni 6 ore), per osservare accuratamente attraverso i due campi visivi, aperti sulla tenda termica (thermal tent), separati da un angolo perfettamente conosciuto e monitorato elettronicamente.

Il Service Module e’ composto da tutti gli elementi meccanici e strutturali, lo scudo termico, i sistemi di navigazione, il sistema di propulsione chimica principale e di micro propulsione, oltre all‘ elettronica di bordo, i sistemi di telecomunicazione, le antenne e i cablaggi.

Rappresentazione del service Module

Rappresentazione del service Module

 

Il Service Module in fase di integrazione in Astrium a Stevenage (UK)

Il Service Module in fase di integrazione in Astrium a Stevenage (UK)

I pannelli solari apribili (DSA = Deployable Sunshield Assembly) costituiscono anche la protezione termica al Payload. I pannelli vengono lanciati chiusi (in “stowed configuration”) per aprirsi, una vota in orbita, portando il diametro dello spacecraft a circa 10 metri.

Foto del test di apertura del DSA in Sener (Spagna)

Foto del test di apertura del DSA in Sener (Spagna)

 

Il Payload, situato all’ interno della ‘ tenda termica’, è costituito dal al banco ottico (“optical bench”), un esagono di circa 3 metri di diametro, il “torus” che fornisce la struttura di supporto per gli specchi e tutti gli altri elementi del telescopio, oltre che all’ elettronica per una prima elaborazione dei dati. Le due aperture sulla tenda termica permettono ai telescopi la visione della sfera celeste.

Il “torus” è una struttura ceramica (Silicon carbide), mai realizzata prima di tali dimensioni.

Il ‘torus’ in silicon carbide prima dell’ istallazione dei telescopi, nella clean room di Astrium a Tolosa (Francia)

Il ‘torus’ in silicon carbide prima dell’ istallazione dei telescopi, nella clean room di Astrium a Tolosa (Francia)

 

Rappresentazione del Paylaod completo di specchi, focal plane e elettronica

Rappresentazione del Paylaod completo di specchi, focal plane e elettronica

 

   

Continua>>

Sede Legale: Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti, SS. 73 Ponente, Sovicille (SI).
Indirizzo Postale: C.P. n° 79 - 53100 Siena Centro
e_mail: info@astrofilisenesi.it

Per commenti, suggerimenti o quant'altro su queste pagine: E_mail WebMaster