Grazie a Gaia
sarà possibile vedere la galassia e ogni corpo celeste che
ne fa parte in modo del tutto nuovo. Si intende produrre una mappa
stellare definitiva, un catalogo astrale che possa essere utilizzato da
tutte le future missioni spaziali.
Gaia
fornirà dati astrometrici (posizione e velocità
radiale) di circa un miliardo di corpi celesti (circa 1% delle selle
della Via Lattea), con l’accuratezza di 20 micro arc sec,
dati spettroscopici (informazioni sullo spettro quindi composizione
chimica) di circa 150 milioni di stelle e relativi dati fotometrici.
Grazie al
fotometro di bordo e alle misure di velocità radiale, si
potranno dedurre le proprietà fisiche di ogni stella
osservata: luminosità. temperatura, gravità, e
composizione elementare.
Un miliardo di
oggetti osservati in media 70 volte su un lasso di tempo di 5 anni,
significa 40 milioni di oggetti al giorno, ovvero 400 milioni di misure
al giorno.
Grazie alla
straordinaria sensibilità dei telescopi, sarà
finalmente possibile rilevare oggetti finora del tutto sconosciuti.
Oltre alle stelle, la missione consentirà di individuare
altri corpi celesti di luminosità molto debole, oppure
situati in regioni della volta celeste ancora relativamente
inesplorate. Si prevede di scoprire centinaia di migliaia di nuovi
oggetti, come pianeti extrasolari, nane brune, decine di migliaia di
asteroidi, oltre a interi sistemi extra solari, fino a 10 milioni di
galassie nel vicino Universo, 500.000 nuove quasars e fino a 50.000
supernovae extragalattiche. Un bel po’ di lavoro per il
MOSS….
Ma asteroidi e
altri oggetti del sistema solare rappresentano una frazione minima
degli oggetti che Gaia dovrà studiare. L'individuazione di
questi corpi celesti è infatti solo un effetto secondario,
ancorché positivo, dell'obiettivo primario di Gaia, ovvero
la misurazione di posizione, moto e composizione di centinaia di
milioni di astri della nostra galassia.
Grazie a queste
informazioni potremo formulare nuove ipotesi sul ciclo vitale della
nostra galassia e sul suo futuro.
Il range della
magnitudine rivelabile va da 3 a 20, e recentemente e’ stato
proposto uno studio per poter espandere il range fino a magnitudine
-1.5, regolando l’elettronica di bordo.
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