Alle ore 15.21 del 31 agosto scorso, veniva diramata dal Gamma-ray Coordinates Network della NASA la circolare elettronica GCN 15139 indicante la registrazione da parte del satellite Swift di un burst (GRB130831A) di raggi gamma della durata di circa 50 secondi con associata rilevazione della corrispettiva controparte ottica.
L’allarme registrato in pieno giorno nel nostro Continente, non ha consentito ai ricercatori Simone Leonini, Giacomo Guerrini, Paolo Rosi e Luz Marina Tinjaca Ramirez un immediato puntamento dell’oggetto. E’ stato comunque deciso di accettare l’evento come Target of Opportunity della sessione osservativa pianificata, riprogrammando l’elenco target del telescopio automatico Ritchey-Chretien (D=0.53m - f/8.7) dell’Osservatorio Astronomico di Montarrenti (SI) allo scopo di individuare il transiente ottico (OT) ed effettuare il follow-up fotometrico.
In attesa dell’arrivo della notte, veniva segnalata sempre via GCN, conferma della presenza del luminoso afterglow (Mag. 14.1 +/-0.1) da parte di osservatori localizzati alle Hawaii, Australia, Cina e Giappone. Veniva anche prontamente rilevato dal telescopio Gemini North il redshift (z = 0.4791) che poneva l’oggetto esploso nella costellazione di Pegasus ad una distanza di oltre 8 MILIARDI di anni luce.
Finalmente, circa 7 ore dopo l’esplosione, il telescopio senese poteva essere puntato alle coordinate preliminari comunicate da Swift. Analizzata l’immagine e confrontato attentamente il campo ripreso con il catalogo virtuale Aladin Sky Atlas, è stato possibile individuare l’OT entro i limiti dell'errore di misura comunicato dal satellite.
Appurata la presenza del transiente, è cominciata quindi la sessione fotometrica di follow-up che ha permesso di raccogliere la seguente serie temporale di misure ottenute dalla somma di una coppia di immagini non filtrate da 60s ciascuna per ogni run osservativo:
Time Mag. Error
2013 Aug 31.84588 UT R=18.22 +/- 0.21
2013 Aug 31.90427 UT R=18.55 +/- 0.21
2013 Aug 31.94019 UT R=18.47 +/- 0.22
2013 Aug 31.96977 UT R=18.63 +/- 0.23
2013 Aug 31.99955 UT R=18.95 +/- 0.22
2013 Sep 01.02056 UT R=19.09 +/- 0.21
Le magnitudini sono state ricavate utilizzando il software Astrometrica ed il riferimento del catalogo USNO-B1.
La serie dei dati raccolti evidenzia la lenta dissolvenza dell’evento nell’arco delle nostre osservazioni (~0.90 mag. in circa 4 ore).
Le misure sono state condivise in tempo reale con il network degli osservatori di GRB attraverso la pubblicazione della GCN 15150 che conteneva anche gli esatti rilevamenti astrometrici dell’oggetto ricavati dalle nostre immagini digitali:
RA (J2000.0) 23h 54m 29.90s +/-0.13
Decl. (J2000.0) +29° 25' 46.8" +/-0.14
Allo scopo di continuare a verificare la presenza del debole transiente, il giorno successivo abbiamo riprogrammato il telescopio per una nuova osservazione. Abbiamo sommato 4 singole immagini unfiltered da 60s e, alla stessa posizione precedentemente misurata, abbiamo rilevato un debolissimo segnale luminoso, evidenziando ancora una volta il violentissimo fenomeno esplosivo circa 34 ore dopo il suo burst (GCN 15167).
Time Mag. Error
2013 Sep 01.95733 UT R=20.46 +/- 0.24
Simone Leonini