Quest'anno la luce di una nuova stella illuminerà la notte di San Lorenzo, tradizionalmente dedicata all’osservazione dello sciame meteorico delle Perseidi.
Difatti, dopo una lunga e forzata sosta necessaria per la manutenzione straordinaria della strumentazione, il gruppo di ricercatori Simone Leonini, Massimo Conti, Paolo Rosi e Luz Marina Tinjaca Ramirez del Montarrenti Observatory Supernovae Search, parte dell’Italian Supernovae Search Project, è tornato a fare centro!
All'alba del 3 agosto scorso, a conclusione di una sessione osservativa automatica su galassie candidate opportunamente selezionate, il telescopio Ritchey-Chretien (D = 0.53m – F/8.7) dell’osservatorio senese ha ripreso, tra l’altro, la spirale UGC00005. L’oggetto, posto a circa 310 milioni di anni luce di distanza, splende di Mag. 14.1 nella costellazione zodiacale dei Pesci ed ha già ospitato due precedenti eventi di supernovae (SN 2000da, SN 2003lq).
Al termine della sessione è stata attivata l’applicazione autoprodotta per l’analisi automatica delle riprese che ha reso disponibile all’operatore una selezione di immagini in cui, rispetto a quelle di riferimento, era stata evidenziata la presenza di nuove sorgenti luminose delle quali era necessario indagare la reale natura.
Terminate le opportune ed accurate verifiche, solo il punto luminoso di Mag. 17.62CR +/- 0. 28 (USNO A2) posizionato in uno dei bracci galattici della penultima galassia analizzata, ci ha convinto che potesse trattarsi di una possibile supernova. Sono state quindi attivate le procedure per la comunicazione della nuova scoperta tramite il Transient Name Server(TNS), il nuovo strumento dell’International Astronomical Union che dall’inizio dell’anno viene utilizzato dalla comunità astronomica internazionale per annunciare l’individuazione di nuovi oggetti transienti.
Contestualmente all’invio del report di scoperta, venivano avvisati gli astronomi del Padova-Asiago Supernova Group per una rapida classificazione dell’evento esplosivo. A meno di 24 ore dalla scoperta, grazie al “target of opportunity” programmato al telescopio “Copernico” (D = 1.82m.) dell’osservatorio di Asiago, è stato possibile caratterizzare l’evento come supernova di tipo II (a collasso nucleare), scoperta due settimane dopo la sua esplosione e dedotta la velocità di espansione del materiale espulso dalla stella di circa 11.000 Km./sec..
Dopo la classificazione pubblicata su The Astronomer's Telegram n. 9314, l’astro è stato ufficialmente designato SN 2016eob.
Simone Leonini