tra i cui autori figura Simone Leonini, in rappresentanza del team dell’osservatorio senese composto anche da Massimo Conti, Giacomo Guerrini, Paolo Rosi e Luz Marina Tinjaca Ramirez.
Il gruppo ha collaborato con il Dr. Nancy Elias-Rosa dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova ed altri astronomi di istituzioni americane, cilene ed europee, alla realizzazione di un’importante ricerca sulla natura ancora molto controversa di un oggetto transiente.
Le osservazioni condotte da Montarrenti hanno contribuito alla rappresentazione dell’oggetto esploso in un braccio della galassia a spirale denominata UGC03165, posto nella costellazione del Toro a circa 170 milioni di anni luce di distanza, le cui caratteristiche sono veramente uniche.
Per questo la sua esatta natura è ancora incerta: esplosione non terminale risultante da una collisione tra enormi inviluppi di gas espulsi da una stella molto massiccia oppure di una supernova a collasso nucleare all’interno di un denso guscio nebulare di materiali e polveri circumstellari, simili a quelle che circondano alcuni tipi di stelle variabili.
In particolare, l’osservatorio di Montarrenti ha messo a disposizione una serie di immagini in cui si evidenzia il comportamento fotometrico del transiente in diverse fasi evolutive.
Questo ha consentito di porre dei limiti sulle epoche degli outburst, consentendone di tracciare con precisione l’andamento fotometrico.
SNHunt151 è un oggetto che ha suscitato molto interesse tra i ricercatori che studiano questo tipo di eventi esplosivi, tra i più bizzarri dell’Universo, il cui comportamento in futuro potrà riservare ulteriori sorprese. |